lunedì, luglio 20, 2009

nuovi incontri

in questo periodo sto familiarizzando molto con la misantropia.
non è poi così antipatica, bisogna saperla prendere.

domenica, luglio 19, 2009

digeribilità

sottofondo: traffico cittadino di notte.

Non si può negare sempre il sentire del momento: provo invidia. Io provo invidia,si.
inutile barricarsi sempre dietro sacchetti di buonsenso e distacco,inutili i tentativi di superiorità ed accettazione del tutto.. quegli stessi sacchetti di carta di riso si scioglieranno presto alle prime piogge,ed il nemico ci vedrà spauriti e bastantemente disarmati mentre armeggiamo con un fucile di plastica. meglio uscire direttamente e corrergli incontro.
ho invidia del lavoro degli altri,quel minuzioso lavoro che li porta alla stabilità economica mensile,che gli consente vizio libero,del quale io vivo usualmente ma con sforzi disumani... ho invidia di te che guadagni il doppio,ma che dico il triplo di me con la metà della fatica e senza esserti preparato nulla in dieci anni,al limite anche senza far "gavetta". ho invidia di te che fai sesso sfrenato quando ti salta in mente, perchè si narra di fantomatici "amici di sesso" che non ho mai incontrato,nemmeno nel peggior locale di San Josè de Costarica. invidio il numero impressionante di amici che hai,tutti pronti e disponibili,ognuno col suo piccolo universo interessante nel quale puoi sguazzare invitato garantito,ovviamente in ogni angolo del globo perchè, è scontato,parli almeno 6 lingue e qualche dialetto del centro africa. invidio te che hai genitori con i quali puoi parlare e che stimolano le tue idee perchè senza forse non saresti ancora qui. invidio te che non paghi i tatuaggi, te che hai uno sconto quando entri in un bar oppure dal parrucchiere, perchè il tuo sorriso va ben ricompensato, te che trovi le sigarette ovunque a qualsiasi ora anche se in tasca hai solo una banconota da 100. invidio soprattutto quelli che fanno talmente tante cose in un giorno che inizi a sospettare abbiano comprato un kit per il teletrasporto mentre il mio corpo si consuma per lo stress da superomismo... invidio il sorriso happident guadagnato senza mai lavare i denti regolarmente e senza passare nemmeno per caso dal dentista. invidio la tua abbronzatura che sembra del body painting fatto usando solo il marrone, la mancanza totale di occhiaie nonostante tu stanotte purtroppo non abbia dormito. invidio i tuoi sogni sempre incoraggianti, il tuo vincere alle lotterie e al poker natalizio, il tuo frigo che congela perfettamente e la tua cucina in cinque minuti tramite il microonde che a me rovina qualsiasi materiale, biologico e non. invidio quelli che le sigarette le strafumano ma sembra non sortiscano effetti sulla respirazione e invidio troppo per tutti gli affari fatti su ebay nonchè per le vacanze senza mai una grinza, passando per aeroporti dove non esistono scioperi.
invidio perchè invidiare mi fa scrivere senza sosta della fervida fantasia degli altri.

giovedì, luglio 16, 2009

alba


-è così facile perdersi per cicli di tempo a cadenza stagionale...banali errori di scrittura su un pentagramma non ancora pensato pieno
-non essere saccente adesso! (ride)
-ti basta: una città che non somigli troppo a los angeles ma aneli ad esserlo,le distrazioni che questo sistema immaturo può offrire e la ricerca,evidente...
-dai dillo ...non cercare di negarlo proprio ora.
-...di una certa tranquillità...senilità,passione per momenti di lussurioso ozio?
distrazioni di breve durata,la consapevolezza è un peso costante,ma non si può fare a meno di valutare tutte le opzioni disponibili...
-ehi,sai meglio di me che avere comodità intorno in una città come questa è una gran festa! parlare da un portatile in balcone a 28° di notte in mezzo a fiori e rumorosi gatti non è passabile...
-lo riconosco amico ,ma sto pensando al sesso ovviamente...mi chiedo...possibile che basti una folata di vento leggermente profumata di sandalo a farti allontanare da una strada che percorri con la grinta di una trebbiatrice?! (sorride amaramente)
lascio che le sorprese prendano il sopravvento, a volte,mi intriga molto poter chiedere di più al singolo momento...prendere aria fresca tra i capelli e vantarsi soli del proprio appeal almeno per qualche giorno...
-sembra di sentir parlare la tv mentre manda easy rider per il ciclo "estate film avventura" (sbadiglia ridendo)
-goliardici stasera eh?(pausa)...è che arrivano mille stimoli, non ti pare?
-...
-ma si cosa può saperne un blogger dalla sigaretta facile di cosa sono le distrazioni?in fondo nemmeno sai di cosa sa...
-cosa?
-il sandalo!ma ascolti mentre parlo??
-cazzo,a volte mi fai proprio uscire di testa!
-semplicemente perchè ti racconto di ciò che ho dentro in certi momenti?
-ma no...cioè si!non puoi continuare a fare di te un romanzo senza finale...rilassati!
-il rilassamento non è per certe serate evidentemente...comunque mi sembrava chiaro e facile facile: l'idea di scopare senza pensieri e lasciare che le cose vadano un pò per conto loro cercando lusinghe in giro non è poi così aliena no?
-finalmente.abbiamo un punto.cosa c' è dunque di male?
-in cosa?
-come in cosa?
-in cosa ci sarebbe del male?
-in quello che hai detto cazzo!
-ma io non ho parlato di male...porto via il rhum?che mal di testa aaah
-se ti stai chiedendo se è aliena,pensi sia forse male come progetto no?lo metti cazzo in preventivo!
-no non metto 'cazzo' in preventivo,metto divertimento.
-si ma ti stai facendo mille domande o no?
-rifletto sul modo di vivere un'ultima estate qui come si deve.
-dove vai?
-ma sei fuori?
-il progetto,quella cosa per cui sto lavorando...
-ahah si si si il progetto!niente di meno...(smorfia)
-ti odio quando improvvisi uscite da caratterista...cosa credi,solamente tu puoi avere idee razionali e risolvere problemi?
cos è non credi possa farcela?
-ma di cosa parli, si ci credo ma vedo quanto ti è difficile portare avanti un peso così...poi mi stai dicendo di lasciar andare le cose a modo loro...
-hai mandato indietro il nastro allora?
-senti me ne vado,stavolta l'alba la passerai in solitudine ok?
-ma dai è che mi fa piacere che possiamo finalmente parlare di questa cosa!abbiamo ripreso il filo...
-cazzo,questa non finirà come l'ultima però.
-ultima?in che senso?
-hai continuato per due ore a cantarmela sull' Opus Dei!cazzo ed io lì ad annuire alle tue follie!(ride) volevi farmi credere che avevi trovato il modo di diventare un fottuto virus all'interno di questo tuo "sistema fallimentare"...una follia ci pensi?l'opusdei!ma che cazzo infili in quelle sigarette??
-non mi prendesti sul serio,eppure ti dico che con un pò di costanza e stomaco si poteva fare!
-no no tu sei fuori totalmente...
-non sono fuori,sono troppo dentro.ed è da lì che capisci quanta maledetta forza di volontà e creatività ci vogliono!
-preferisco quando mi parli di scopare guarda...
-ci credo,sei all'asciutto da talmente tanto tempo che ti ecciterebbe anche pensare ad una madre superiora che ti lecca i tesori nascosti...veramente non capisco come tu faccia ancora ad aver voglia di vedere l'alba in queste condizioni.
-si da il caso che io non sia poi così all'asciutto.solo sono una persona selettiva.
(risata di gusto)-selettiva?ahah diciamo piuttosto che ad un'attenta analisi gli altri scelgono te dopo aver perso le speranze in un mondo migliore...
-hai già detto un vagone di volte che non piaccio,vogliamo ripetere questo sketch in un registratore e vedere se magari possiamo mandarlo a loop nello spazio in attesa che qualche fottuta creatura verde inizi a ridere??vaffanculo.
-dai la sincerità deve essere di sprono altrimenti che amicizia è?
-questa non è sincerità,è ferocia.
-la sincerità serve per preparare le persone all'impatto con cose sgradevoli.ti dico,consapevolezza.
-ieri in strada mi ha fatto i complimenti per la pelle delle braccia una sconosciuta mentre mi accarezzava.e allora?
-commovente.forse dovresti cominciare a pensare di cercare una relazione fissa...matrimonio??così sistemi tutto e puoi convincerti di essere normale.
-vaffanculo. numero due.voglio divertirmi e lo sai visto che anticamente ne stavamo parlando...
-si beh però si parlava di me che con le persone evidentemente ci so fare...bisogna essere diretti sempre,pretendere...insomma,come dici a volte...cazzuti.
-ok posso rimandare il suicidio a domani allora?vorrei farmi l'ultimo concerto..
-è già domani,l'alba è già qui. senti la musica?
-vorrei non averti mai incontrata.
-come avresti fatto?prima o poi saresti incappato in uno specchio.divertiti domani! (andandosene)
-dove ho messo le sigarette?!

venerdì, luglio 10, 2009

criogenizzati all'aria aperta

sottofondo: david holmes - bow down the exit sign

dopo aver svolazzato allegramente in terra d'Albione in maniera molto veloce (si sa,una falena con le ali bagnate non va molto lontano) ed aver respirato aria d' Irlanda altrettanto in fretta, il ritorno su passi cadenzati come quelli italiani è sempre un pò traumatico. La prima cosa impressionante che salta alle antenne pettinate è il numero di cancelli e recinzioni di cui qui siamo evidentemente appassionati collezionisti.Alti,inquietanti,barocchi,con vetri rotti o grandi oblò,ogni piccola proprietà è dotata di cancellate.Forse separiamo il crimine dal nostro intimo,forse allontaniamo le stranezze dalla nostra vita tranquilla e dosata, una vita di teleparabole ed abbronzature catodiche senza sapere quanto migliore sarebbe considerare il crimine come parte della socialità,unica medicina per guarire la spinta al crimine stesso...In Irlanda si spendono euri per posizionare ottime porte,robusti infissi e curare siepi modellate come fosse il parco Guell,ma non certo per chiudersi attorno recinzioni soffocanti. Chissà,forse solamente una questione di densità di abitanti,forse questione di clima. Infatti lì piove soltanto 4 stagioni l'anno: i ladri non lavorano con la pioggia oppure le persone cercano di aprirsi al mondo? passeggiate, percorsi ciclabili, punti d'incontro...E per noi,che abitiamo un'africa un pò ventilata e florida,risulta difficile usare la bicicletta, troppo poco inquinante e faticosa, mentre risulta così comoda contro il maestrale inglese così come nel gelo d'Olanda...
Ci siamo intorpiditi, abbiamo lasciato che il gelo entrasse in noi invece di lasciarlo fuori, e ci permettiamo di giudicare l'Altro dall'alto delle nostre panchine di marmo nelle piazze. Almeno all'aria aperta.