mercoledì, marzo 12, 2008

circa la muerte

sottofondo: ma si,"immortality" - pearl jam

Mia nonna ha avuto la brillante idea di lasciarci in questi giorni.ma non è di questo che si tratta.mi dilungherei molto sul come un essere svolazzante come me vive certi momenti e percepisce la morte.si tratta invece del dolore di chi rimane,intimo da sempre,che pretende -anche a costo di straziarsi ulteriormente-di avere per le mani nel giorno del funerale,un discorso.un discorso sulla nonna,per la nonna,commovente sincero e appassionato.ovviamente l'iter rimane lo stesso per tutti:consegnare documenti,certificati,contattare agenzia,accordarsi con essa e tra parenti(!)per gli arredi,mettersi in coda in chiesa per definire orari e pagare un OCCHIO per un metro cubo di cemento.esattamente come in vita,la burocrazia fa il suo corso.detto fatto,discorso pronto alla mano,triste al punto giusto,si domanda al parroco come vede la situazione."ma non si usa più questa cosa del discorso...non va più,poi risulta troppo angosciante ed io nella mia chiesa preferisco situazioni più tranquille,una messa normale di 40 minuti(...)".premettendo la mia assoluta lontananza dalle mode,e giuro mai sentito di Trend stagionali in chiesa,ma dico,maledetto da angeli e demoni per l'eternità,possa il tuo dio chiamarsi Allah e punirti in eterno con un supplizio che Tantalo avrebbe ringraziato:l'omelia(questo il nome)è forse l'unico momento di personalizzazione di un rituale obsoleto noioso e privo di significato come un funerale;unico fatto dedicato alla persona -si una persona- in seno ad una scaletta oraria fatta di messa-funerale-battesimo-messa con ritmo di 35-40min.tu maledetto leggi perfino il nome del trapassato sul foglietto perchè non lo hai mai ricordato e vuoi togliere anche due parole comuni a chi lo conosceva bene?vuoi neutralizzare ogni coinvolgimento della funzione perchè hai una tabella di marcia da rispettare ed un clima da mantenere?spero che le lacrime che ho visto versare per questa tua decisione si tramutino in un voodoo che ti spedisca in un limbo orrendo dove a risuonare saranno solo le tue chiacchiere prive di senso.spero che nessuno ricordi il tuo nome e che la scritta sulla tua lapide sia sbagliata.

1 commento:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ti sono vicino. Mi spiace. E' prorpio un brutto periodo.

Mi associo alla tua rabbia per quanto hai riportato nel post.

Daniele