mercoledì, settembre 03, 2008

La sua Soddisfazione è il Nostro miglior Premio!

Non ho un badge.neanche una tesserina che attesti che sono "occupato" in loco,una cosa di quelle ultramoderne piuttosto inutili,che dimostrano però una presunta ufficialità.probabilmente il curriculum consegnatovi con foto avrà suscitato grasse risate in tutto l'ufficio.per fortuna.non mi è stato riconosciuto un ingresso diretto ed ufficiale.nemmeno una divisa,una tutina buffa perchè non richiesta.ma non è importante,siamo nell'epoca della velocità,della mobilità.che importa della promessa di stabilità?ho le chiavi,questa è fiducia.ma lavoro di notte,quindi...
lei non mi ha dato il tempo di valutare,riconoscere il lavoro per quello che è.la richiesta è stata:siamo con il culo a terra,ci serve subito una mano,le condizioni sono queste,inizio oggi pomeriggio.
allora ci si rimbocca le maniche,fascia da combattimento in testa e via col pc a manetta;impara le mansioni in una settimana,memorizza ogni dato,archivio,metodo possibile.ma non ne esiste soltanto uno.ognuno di voi,che ha passato 2/3 della sua vita qui,ha perfezionato il suo.ottimo.ma devo assimilarli tutti,per accontentare richieste contrastanti?ed il vostro metodo,è corretto?il vostro approccio ai software,giusto e calibrato?la via tradizionale è sempre preferibile,se il tempo intercorso è inferiore ai,diciamo...15 anni.se superiore,il tecnocrate integrato a scrivania,ormai ripiegato su se stesso,non concepisce variazioni sul tema e perdere tempo imparando nuove funzioni.curvo,occhialuto,attento,il tempo scandito dal pc anteguerra che non ammette aggiornamenti.come te.
te che fai notare pubblicamente i miei errori,perchè non può reagire chi è qui da settimane,non ci sono ragnatele sul mio desk;perchè risulta divertente,suscitare reazioni umane che rompano leggermente il ritmo a cui siete abituati.te che arrivi la mattina,ti vedo alzare le persiane e godere dell'alba redazionale,sospirare per un nuovo giorno in cui autostimolarsi in ogni modo.
te che sospiri per i figli a casa,perchè abitualmente li porti in ufficio,e ti isoli con loro al telefono mentre ti chiedo consigli.te che delicatamente -come fossi al GrandHotel con i cioccolatini- poggi i lavori sulla mia tastiera e speri che al mio arrivo inizi una crisi alla ricerca di errori nascosti,dei quali già ampiamente hai discusso con colleghi e affini.il tuo sorriso sornione mentre non dici ciò che hai in mente,mentre pensi che la parzialità del tuo lavoro non permette scivolate nel dubbio.te che insisti sull'errore,mentre con tabelle orarie e testimonianze visive cerco di spiegare che non posso aver commesso il fatto in un orario in cui non sono in sede.
eccomi:è notte di nuovo,la cena nello zaino molto fredda,invece di procedere più velocemente,scrivo ossessivo il minutaggio delle operazioni così domani dovrete inventarvene un'altra per la vostra giornata goliardica.uscito di qui,il pensiero costante che provoca un bizzarro sorriso sarà che a me mancano 30giorni all'alba.
ora 29.
il precariato ha dei lati divertenti.

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